"Spingendo la notte più in là" di Mario Calabresi - di Mara Ghilarducci

Il libro, scritto da Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi Calabresi, parla dell'evento che portò alla morte del padre, basato su un errore: infatti il commissario venne accusato dell'omicidio di Pinelli, un'anarchico che al momento della sua morte si trovava in una stanza del commissariato di polizia, dove si pensa abbia avuto un malore e, perdendo l'equilibrio, sia scivolato sulla ringhiera della finestra da cui è caduto. Ma le ipotesi di allora riguardo la sua morte esclusero il suicidio di Pinelli, che era un uomo soddisfatto della propria vita. Per questo, cominciò a diffondersi il sospetto di un omicidio, da parte appunto del commissario Calabresi (e altri), che in quel momento sarebbe dovuto essere in quella stanza. Questo portò l'innocente a vivere eventi difficili, che si concretizzarono in minacce scritte sui muri o proteste per le strade. Anche la famiglia, composta dalla moglie, due figli e un terzo in arrivo, subì dei cambiamenti nella propria...