Uno nessuno centomila: chi siamo realmente? - di Lorenzo Rizzitiello

Nel romanzo "Uno nessuno centomila" di Luigi Pirandello è presente una forte concezione vitalistica della realtà: tutta la realtà è vita, questa vita è in continua evoluzione e chi si distacca da questa trasformazione finirà secondo Pirandello per morire. Così è l’uomo, si racchiude in un individualità e si presenta a se stesso con un altro volto, che è come una maschera che non fa vedere chi si è realmente. Così l’uomo crea un alterego di se stesso che presenta non solo alla propria presenza ma anche a quella altrui, anzi, ogni uomo sarà visto differentemente da ogni altro uomo. Io appaio in maniera diversa a ogni individuo che incontro in modo che la concezione di me sarà diversa per ognuno. Partendo dal presupposto della disgregazione dell'io individuale Vitangelo Moscarda inizierà la sua serie di pazzie: quando la moglie, per un semplice gioco, gli farà notare alcuni suoi difetti fisici che lui non aveva mai notato, primo fra tutti una leggera pendenza del naso, e...