"Il Gioioso Mendicante" di Louis de Wohl - di Simone Feneri
TITOLO: Il
Gioioso Mendicante
AUTORE:
Louis de Wohl
ANNO PRIMA
PUBBLICAZIONE: 1958
GENERE:
Romanzo Storico
ARGOMENTO:
Vita di Francesco D’Assisi
EPOCA: 1200
(1202-1226)
PROTAGONISTA:
Francesco Bernardone ( San Francesco )
PERSONAGGI
SECONDARI:
Ruggero di
Vandria: Nobile siciliano in cerca di fondi per riconquistare la sua contea in
Sicilia
Madonna
Pica: Madre di Francesco.
Pietro
Bernardone: Padre di Francesco
Bernardo da
Quintavalle: Ricco mercante e banchiere di Assisi
Pietro
Cattani: Canonico
Innocenzo
III: Papa
Al Kamil:
Sovrano d’oriente, avversario della crociata
Federico II:
Re di Sicilia e Germania, futuro imperatore. capo dei Ghibellini
Padre
Livoni: Parroco di San Damiano.
Chiara
Scifi: Bambina aiutava i soldati di Assisi in prigione portando cibo, adulta si
unisce alla confraternita di Francesco nell’ordine delle Sorelle povere.
RIASSUNTO/TRAMA:
Il libro
inizia con le vicende di Ruggero di Vandria, nobile siciliano che in cerca di
fondi per riappropriarsi della sua
contea gira per il paese. Egli dopo aver tentato vanamente di ricavare denaro a
Perugia si reca ad Assisi da Bernardo da Quintavalle ,ricco mercante e
banchiere. In seguito a una consulenza Ruggero viene mandato ad alloggiare
dalla famiglia Bernardone (una tra le più ricche della città, grazie al
commercio di stoffe). Durante la permanenza Ruggero conosce Pietro Bernardone,
sua moglie Madonna Pica e il figlio Francesco, che si rivela subito un ragazzo
agiato e viziato. Insieme a lui Ruggero si arruola nella battaglia contro
Perugia(battaglia di Collestrada 1202). Lo scontro si rivela un disastro, i
perugini tendono un imboscata all’ esercito di Assisi che preso alla sprovvista
si disperde. Nello scontro Ruggero
riesce a salvare la vita a Francesco, ma rimane a terra tramortito. Sia
Francesco che Ruggero vengono catturati e messi in prigione insieme ad atri
soldati. Durante la prigionia i soldati vengono allietati dal canto di
Francesco e dalle ripetute visite di Chiara Scifi, bambina di nobile famiglia
insieme alla zia. Essa porta cibo, ma soprattutto gioia e luce ai soldati che
verranno rilasciati solamente dopo che la pace fra le due città fu ristabilita.
“Ho a portata di mano tutto ciò che desideravo, eppure niente mi tocca “ queste
sono le parole di Francesco al ritorno dalla prigionia, egli è cambiato, non
sembra curarsi più e gira per le campagne in cerca di lebbrosi o mendicanti da
aiutare. Decide cosi di arruolarsi nella crociata, ma pochi giorni dopo essere
partito e aver scambiato l’armatura con Ruggero (ancora in cerca di denaro) ha
un apparizione che dice: “va e ripara la mia casa, non vedi che è tutta in
rovina?”. Così torna a casa ricoperto di
insulti da Ruggero,che lo accusa di essere un codardo. Ad Assisi si rifugia da
eremita in una tomba etrusca,e gira in aiuto di poveri e malati. La gente
giunta a conoscenza della condizione di Francesco Bernardone inizia a sparlare sulla famiglia. Pietro Bernardone
allora rinchiude il figlio nella cantina, deluso dal suo comportamento che
stava disonorando la famiglia in tutta la città .Liberato dalla madre mentre il
padre era assente Francesco interpreta le parole del signore e decide di
riparare la chiesa di San Damiano,si reca da padre Livoni e chiede di poter
vivere con lui da umile mendicante per ricostruire la casa di Dio. Francesco
gira per i paesi e la città in cerca di pietre e calce ,in molti colpiti dal
suo comportamento iniziano ad aiutarlo e così inizia la ricostruzione della
piccola chiesa. Con il passare del tempo sempre più persone aiutano il
mendicante nella sua opera e inizia a nascere la confraternita dei Frati
Minori(Francescani),i primi ad unirsi sono Bernardo da Quintavalle e Pietro
Cattani(canonico),riducendosi anche loro senza averi e offrendo come Francesco
la propria vita ai più bisognosi.
Nel mente in
Sicilia Federico II,raggiunta la maggiore età(14 anni)sale al trono. Alla corte
del Re c’è anche Ruggero di Vandria,che si è schierato dalla sua parte perché
Federico ha promesso di restituirgli Vandria, dopo avere combattuto per Diepold
di Acerra.
La
confraternita si è ampliata notevolmente e vanno a Roma per chiedere
l’autorizzazione di predicare al Papa Innocenzo III .Il tentativo non ha un
buon esito perché Francesco dopo aver fatto irruzione nel palazzo papale viene
preso per un pazzo e cacciato via dalle guardie su ordine del Papa. Durante la
notte Innocenzo III,preoccupato per la situazione della chiesa sogna essa
cadere,ma sorretta da un mendicante,allora si ricorda della visita e manda i
suoi inviati a cercare l’uomo che aveva fatto irruzione nel suo palazzo.
Finalmente Francesco riesce a incontrare il Papa,il quale consente ai Frati Minori
di predicare e vivere secondo la loro regola. Nel colloquio inoltre capisce le
parole di Dio quando gli disse:”và e ripara la mia casa” non intendeva San
Damiano,ma la Chiesa intera,che era colpita da continue eresie. Poco tempo dopo
Innocenzo III muore e viene nominato al suo posto Onorio III,che decide di
partire per una crociata in Egitto per liberare i luoghi sacri ,dominati ora
dai saraceni, guidati dal sovrano Al Kamil. Intanto i Francescani iniziano
l’opera di cristianizzazione,separandosi in vari paesi. Francesco insieme ad
alcuni frati parte insieme al Papa per l’ Egitto. La crociata vede molte
perdite e Francesco decide di andare a parlare di persona con il sovrano.
Giunto alla zona delle tende dell’accampamento saraceno viene catturato da alcuni
soldati che vogliono subito giustiziarlo,ma viene salvato dal sovrano stesso
che gli concede anche una udienza nella sua tenda. Nella tenda di Al Kamil
oltre che Francesco c’è anche Ruggero di Vandria inviato da Federico II per
convincere il sovrano a una alleanza. Il capo dei saraceni viene colpito dalla
fede di Francesco e permette a lui e ai suoi seguaci di visitare i luoghi sacri
da lui dominati. Poco dopo però Francesco sarà costretto a tornare in Italia a
causa di alcuni membri della confraternita ,che in sua assenza avevano cambiato
l’ordine. Anche Ruggero torna in Italia,più precisamente in Puglia da Federico
II,ma trova una regione invasa da saraceni e bestie esotiche,sconcertato chiede
spiegazione a Federico, il quale è cambiato notevolmente e dopo essersi alleato
con l’oriente ha assegnato Vandria ad un’altra famiglia. Giunto a conoscenza di
tutto Ruggero scopre di non tenere più alla sua contea e si rende conto di
avere lottato una vita intera per nulla di importante,quindi disperato cerca Francesco
e si reca ad Assisi abbandonando Federico II. Raggiunta la città non trova
Francesco,ma non è solamente lui a cercarlo,infatti scopre che è scomparso e
nessuno sa dove sia finito. Alloggia dalla famiglia Scifi,dove scopre che
Chiara e sua madre fanno parte dell’ordine delle sorelle povere,mentre lo zio è
morto,quindi abitano solamente Beatrice(sorella di Chiara)e la zia. Durante
l’alloggio in casa Scifi la città viene sorpresa da un attacco saraceno,allora
Ruggero si mette a protezione delle donne e della città. Solamente qualche
tempo dopo si scopre che Francesco dopo dure spedizioni aveva deciso di fare un
digiuno di 40 giorni su un monte,questa scelta lo aveva ridotto in fin di
vita,le sue condizioni si aggravano notevolmente fino a portarlo alla morte
vanificando ogni tipo di cura. La natura inizia a cantare e Francesco accoglie
con gioia la“sorella morte”.
Solamente
due anni dopo verrà proclamato santo.
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